Per filo e per segno, la raccolta poetica d’esordio di Elina Miticocchio, edita da Terra d’Ulivi, è un invito ad entrare nella casa del ricordo e del cuore. Trattenuti da fili colorati e da perle di parole, si intessono i pensieri dell’autrice che ben sa come ritrovare, attraverso la voce dell’anima, le sue più intime vibrazioni emozionali. Di bottone in bottone, di filo in filo, di visione in visione, i versi approdano a lidi talvolta lontani nel Tempo, serbando sempre nell’attimo espresso una presenza vigile e riflessiva che conduce il lettore in un mondo personale, ricco di colori tenui e sfumati ma di buon risalto. Affezionata alla sua propria origine, calda di rimandi a momenti perfetti, Elina Miticocchio racconta, pagina dopo pagina, l’invisibile rete che copre l’infanzia e i suoi dorati percorsi. Si tratta di un viaggio a ritroso che colma nella maturità, nelle riempite pozze di attesa di un miracolo avvenuto e riconosciuto con il senno di poi. E di magia. Elina bambina, figura tratteggiata di dolcezze, entra ed esce dal possibile per ricercarne la meraviglia. Il bisogno di appigli rassicuranti si snoda dunque attraverso stanze remote care al cuore, dove i desideri paiono merletti da ricucire stretti alle gonne per mostrarli e palesarli al mondo, in tutta la loro bellezza. Senza perdere mai la speranza, di volo in volo, l’autrice conduce il lettore in un viaggio verso la compiutezza di gesti semplici che racchiudono in essi verità talvolta a lungo cercate. Gli errori, le occasioni mancate, i momenti fuggiti troppo in fretta, ricalcano percorsi in cui anche un impercettibile sussulto diventa salvifico; l’autrice ha così agio di posare i piedi in terreni che pur non esistendo più ancora risplendono, vividi, immacolati e stracolmi di doni.
Federica Galetto
Da Per filo e per segno, Elina Miticocchio
due mollette per tenere
i pensieri sul cuore
Riavvolgo il gomitolo
la lana presa al mercato
scucio il bottone dal vestito
sono bambina
– l’ago e il filo conservati
nella scatola dei biscotti
insieme ad altre tracce
dolci stelle
come di pane
lievitate sotto la coperta
ancora scottano le mani.
*
Annodato a questo giorno
luminescenza segreta
c’era un mistero
fiori che sognavano di migrare
senza radici partire e poi
entrare nelle tasche di un bambino
o anche in un’isola di vetro
Anno dato
incubatoio.
*
Ho avuto case ad abitarmi
nessuna cosa è perduta.
Le tue stanze senza porte avevano oblò
non troppi mi sarebbe parsa una prigione
così l’ho scambiata per una nave.
Anche di notte faccio ritorno
senza parola approdo appiglio
sosto e attendo
spengo la luce tesso illusioni
filo il miracolo d’onda immobile.
Elina Miticocchio, Per filo e per segno, Terra d’Ulivi 2014
Acquistabile al link:
http://www.elioscarciglia.it/per%20filo%20e%20per%20segno.htm
il tuo dono Federica mi colma di gioia
le parole corrono di mano in mano ma nell’affetto maturano e si accolgono
ti abbraccio
elina
La felicità è mia Elina. Ospitarti qui è già gioia.
Abbraccio a te
due anime che sono un dono per noi tutti ..grazie Elina e grazie Federica
è bello accogliere altre letture, è come scoprire tante cose ancora racchiuse nelle parole, ognuna uno scrigno.
grazie Federica della lettura, grazie sempre Elina di aver scritto.
Bello vedere i fili di Elina cucire parole che lievitano di casa in casa
…il profumo si spande e si resta .si torna bambine
Grazie
.marta
Grazie a voi di aver raccolto il filo magico di Elina
da superbo, intenso ex libris, molto raffinate e le poesie di e. miticocchio e la presenazione di f. galetto, il mio sentito plauso!
r.
grazie Roberto e grazie a tutti qui
vi abbraccio